1.04 – Amminoacidi e Proteine
Ultima modifica: 02/07/2023
GLI AMMINOACIDI
- Sono composti bifunzionali (cioè 2 gruppi funzionali): amminico (-NH2) + carbossilico (-COOH) + H + gruppo radicale (R)
- Formula generale:
- Contiene carbonio, idrogeno, ossigeno e azoto ma può contenere anche altre strutture più complicate
- Sono i monomeri delle proteine
- Dall’unione di più di 10 amminoacidi si formano i polipeptidi
- Sono anfoteri perché il gruppo amminico è una base e il gruppo carbossilico è un acido quindi si compartano sia da base sia da acido
- Gli amminoacidi naturali si chiamano α-amminoacidi e sono L quindi sono levogiri (Es.: acido glutammico)
- Possono legarsi per formare i peptidi -> contengono 10 amminoacidi
- Tutti, tranne la glicina, hanno un carbonio chirale quindi sono otticamente attivi
- Fanno reazioni di esterificazione e di alchilazione
- Il legame peptidico si forma tra il gruppo carbossilico di un amminoacido e il gruppo amminico dell’altro amminoacido tramite una reazione di condensazione o distrazione con eliminazione di H20
- Si dividono in:
- PRIMO GRUPPO: sono amminoacidi con 1 gruppo ammidinico e 1 gruppo carbossilico;
- si dividono in:
- Amminoacidi con R alifatico
- Amminoacidi con R aromatico
- Amminoacidi con R (contiene zolfo)
- Amminoacidi con R apolare
- Amminoacidi con R polare neutro
- Amminoacidi con R polare con carica –
- Amminoacidi con R polare con carica +
- SECONDO GRUPPO: sono amminoacidi con 1 gruppo amminico e 2 gruppi carbossilici
- TERZO GRUPPO: sono amminoacidi con 2 gruppi amminici e 1 gruppo carbossilico
- SECONDO GRUPPO: sono amminoacidi con 1 gruppo amminico e 2 gruppi carbossilici
PEPTIDI E PROTEINE:
- Sono polimeri (= cioè sono delle lunghe catene di molecole formate dall’unione di singole unità più piccole, chiamate monomeri) biologici di amminoacidi
- Sono formate da C + H + O + N
- Sono formate da aminoacidi naturali legati con un legame ammidico che in questo caso si chiama legame peptidico
- Si parla di proteina, quando la catena è formata da 100 amminoacidi e quando assume la struttura secondaria e terziaria che permette di svolgere al propria funzione
- Derivano dall’unione di 20 diversi amminoacidi, 11 si trovano nel corpo umano e 9 sono amminoacidi essenziali perché non possono essere sintetizzati e devono essere introdotti con l’alimentazione
- Sono importanti in tuti gli esseri viventi
- Sono componenti delle membrane biologiche
- Sono fondamentali in ogni organismo perché svolgono la maggior parte delle funzioni che tengono in vita l’organismo; le funzioni sono:
- Funzione di difesa immunitaria (Es.: anticorpi o immunoglobuline) -> hanno una funzione di difesa con aggressione di sostanze estranee (antigeni)
- Funzione strutturale
- Funzione enzimatica
- Funzione catalitica -> gli enzimi sono proteine con funzione catalitica e rendono possibili le reazioni metaboliche cellulari e di sintesi
- Funzione di trasportare sostanze -> le proteine della membrana cellulare trasportano le sostanze fuori e dentro la cellula
- Funzione di trasmissione dei segnali chimici
- Funzione di contrazione e di movimento -> grazie alle proteine contrattali
- Funzione di sostegno
- Sono abbondanti nel protoplasma (= è l’insieme delle sostanze contenute nella cellula)
- Trasportano l’ossigeno e altre sostanze
- Formano le strutture di sostegno di cellule e tessuti
- Si suddividono in base alla composizione:
- Semplici: se contengono solo amminoacidi
- Complesse o coniugate: se contengono amminoacido + altri tipi di molecole (Es.: lipidi, glucidi e composti non proteici) (Es.: caseina del latte)
- Si suddividono in base alla composizione:
- Si dividono in base alla struttura in:
- Proteine fibrose: sono insolubili in H20, hanno una struttura allungata, hanno una funzione strutturale, conferisco resistenza ed elasticità alla proteina e comprendo un unico tipo di struttura secondaria (Es.: il collagene, elastina, miosina, actina e cheratina)
- Proteine globulari o di membrana: sono solubili in H20, sono proteine di forma rotondeggiante, sono caratterizzate da una struttura terziaria o una struttura quaternaria, sono generate dal ripiegamento di una struttura secondaria con porzioni α-elica e foglietto β e si trovano nell’uovo (Es.: enzimi, ormoni e proteine di trasporto)
- Una proteina tende ad assumere la struttura più adatta alla funzione biologica che deve svolgere.
- La struttura primaria, la struttura secondaria, la struttura terziaria e la struttura quaternaria delle proteine sono mantenute da legami deboli (interazioni idrofobiche, legami H, legami elettrostatiche e forse di Van der Waals) e da ponti disolfuro (sono legami covalenti formati per ossidazione di 2 gruppi -SH della cisteina)
- Le proteine sono composte da varie strutture, che sono:
- Struttura primaria -> è data dalla sequenza di amminoacidi; determina sia la forma sia la funzione della proteina (anemia falciforme -> esempio di una piccola variazione della struttura primaria)
- Struttura secondaria -> determinata dalla disposizione nello spazio degli amminoacidi vicini lungo la catena; è caratterizzata dal legame a ponte di idrogeno; è influenzata dai legami idrogeno di una proteina; a seconda della natura dei residui amminoacidi può assumere 2 conformazioni:
- PRIMA CONFORMAZIONE:
- α-elica o ripiegamento elicoidale
- È la più diffusa
- È originata dall’avvolgimento del filamento polipeptidico (si è formato dai legami a idrogeno)
- È stata inventata da Pauling nel 1948
- È presente in alcune proteine fibrose e in tutte le proteine globulari
- Le catene assumono la struttura a α-elica quando i gruppi sono molto ingombranti
- È stabilizzata dal ponte a idrogeno
- SECONDA CONFORMAZIONE:
- foglietto β o piano β -> è stata inventata da Pauling e Corey; è una elica allungata; si forma quando diversi tratti polipeptidici sono affiancati
- PRIMA CONFORMAZIONE:
- Struttura terziaria -> è un ripiegamento delle catene α-elica o foglietto β che porta alla formazione di strutture tridimensionali; è caratterizzata dal legame a ponte di idrogeno; è una struttura tridimensionale che assume la proteina nello spazio; è definita dalle informazioni contenute nella struttura primaria
- Struttura quaternaria -> è data dalla associazione di più subunità; è determinata dalla disposizione spaziale delle interazioni non covalenti fra più subunità; può essere: omogenea (= quando le subunità sono identiche) e eterogenea (quando le subunità sono diverse). La proteina assume questa struttura quando è formata da 2 o più catene polipeptidiche associate; questa struttura è presente nelle proteine multimeriche (Es.: emoglobina)
Se la proteina viene trattata con il calore o con sostanze chimiche avviene la denaturazione -> è un’alterazione della struttura terziaria e secondaria con una perdita delle proprietà biologiche della proteina; può essere reversibile o irreversibile; consiste nella rottura dei legami deboli e nella perdita della struttura tridimensionale della proteina. Si possono classificare in base alle loro funzioni biologiche:
- Enzimi:
- Sono essenziali negli organismi viventi
- Sono proteine che agiscono da catalizzatori
- Regolano i processi metabolici negli esseri viventi
- Aumentano la velocità delle reazioni chimiche
- Sono catalizzatori biologici specifici -> cioè hanno la capacità di agire solo su certi substrati
- Sono proteine a struttura terziaria
- Rendono possibili le reazioni chimiche all’interno delle cellule abbassando l’energia di attivazione (è l’energia minima necessaria perché una reazione avvenga)
- Possono contenere i confattori -> sono molecole organiche, si chiamano coenzimi e trasportano atomi o gruppi chimici che l’enzima preleva dal substrato (Es.: NAD, FAD E NADP)
- Il meccanismo d’azione si basa sulla presenza del sito attivo -> è una regione dell’enzima in cui si lega il substrato(sono i reagenti della reazione catalizzata che si legano agli enzimi) e così si forma il complesso enzima-substrato
- Ogni enzima è in grado di catalizzare una e una sola reazione chimica perché la formazione del sito attivo si adatta alla forma del substrato
- Il parametro più importante dell’azione enzimatica è la velocità d’azione e il pH
- Alcune sostanze chimiche (si chiamano inibitori) sono in grado di rallentare o bloccare l’attività enzimatica degli enzimi attraverso un’azione di inibizione (Es.: PABA)
- Sono sensibili alla variazione della temperatura.
- Si dividono in classi (queste classi poi si suddividono in sottoclassi; le sottoclassi poi si suddividono in altre classi):
- Le ossiddoriduttasi -> catalizzano reazioni di ossidoriduzione (Es.: deidrogenasi)
- Le transferasi -> catalizzano reazioni di trasferimento di gruppi funzionali (Es.: chinasi)
- Le idrolasi -> catalizzano reazioni di idrolisi (Es.: lipasi)
- Le liasi -> catalizzano la rimozione di gruppi chimici senza idrolisi o senza ossidoriduzione (Es.: decarbossilasi)
- Le isomerasi -> catalizzano la trasformazione di un composto in un suo isomero, catalizzano reazioni di isomerizzazione e di inversione (Es.: glucosio isomerasi)
- Le ligasi -> catalizzano l’unione di 2 molecole organiche, intervengo nelle vie biosintetiche (Es.: DNA ligasi)
- Proteine di trasporto -> trasportano specifiche molecole o ioni da un organo all’altro
- Proteine di riserva -> servono come sostanze nutrienti e sono l’ultima riserva di energia dell’organismo (Es.: ovalbumina, caseina e ferritina)
- Proteine contrattuali -> Es.: actina e miosina
- Proteine strutturali -> Es.: collagene e cheratina
- Proteine di difesa -> difendono l’organismo dall’invasione da parte di altre specie o proteggono l’organismo da eventuali danni
- Sono poliammidi che sono il risultato della condensazione del gruppo ammidico (-NH2) di un amminoacido con il gruppo carbossilico (-COOH) dell’amminoacido successivo
- Sono oligopetidi -> quando contengono pochi amminoacidi (tra 12-20 residui amminoacidi)
- Sono polipeptidi -> quando ne contengono più di 10 aminoacidi
- Sono proteine -> quando la catena è formata da più di 100 polipeptidi e può essere chiamata proteina monomerica o multimerica, si dividono in:
- omomultimeriche -> cioè stesso tipo di polipeptide;
- eteromultimeriche -> diversi tipi di polipeptidi
Esercizio 1
La sequenza degli amminoacidi:
- A rappresenta la struttura primaria delleproteine
- B rappresenta la struttura secondaria delle proteine
- C rappresenta la struttura terziaria delle proteine
- D rappresenta la struttura quaternaria delle proteine
- E non influisce sulla struttura delle proteine
Correzione commentata
Le proteine sono caratterizzate da una struttura primaria (che coincide con la sequenza di amminoacidi che costituisce la catena polipeptidica), una struttura secondaria, una struttura terziaria ed eventualmente una quaternaria. La struttura secondaria dipende dal fatto che gli amminoacidi della catena interagiscono tra loro (interazioni deboli intermolecolari) attraverso le loro catene laterali e si organizzano nello spazio formando dei motivi strutturali (l’α-elica ed il β-foglietto), quindi una prima organizzazione tridimensionale. Questi motivi strutturali, a loro volta, interagiscono tra loro dando luogo alla formazione di un’organizzazione spaziale piu` complessa e che determina la struttura tridimensionale finale della proteina. Alcune proteine, inoltre, sono costituite da piu` di una singola catena polipeptidica, sono cio`e formate da piu` subunità. Tali subunità a loro volta saranno tenute insieme da interazioni deboli e in alcuni casi anche legami covalenti che si formano tra le catene laterali dei residui amminoacidici (in particolare i ponti disolfuro). Per queste proteine costituite da piu` di una catena polipeptidica si parla di struttura quaternaria indicando l’organizzazione spaziale delle subunità tra di loro. Risposta corretta A
Esercizio 2
Denaturare una proteina significa:
- A Perdere il folding proteico
- B rompere i legami covalenti tra gli amminoacidi
- C distruggere la struttura primaria della proteina
- D sostituire alcuni amminoacidi della sequenza con altri di altra natura
- E aggiungere amminoacidi alla catena peptidica
Correzione commentata
La denaturazione della proteina equivale alla perdita del suo folding, cioè della sua struttura tridimensionale. Perché la proteina si denaturi devono rompersi le interazioni deboli che determinano il ripiegamento della catena. Risposta corretta A