2.05 – I Ribosomi
Ultima modifica: 02/07/2023
I ribosomi sono complessi macromolecolari presenti in tutte le cellule, sia eucariotiche che procariotiche. Non sono delimitati da membrana, quindi non possono essere definiti organuli citoplasmatici, ma sono complessi macromolecolari o enzimatici. Hanno un diametro di circa 20 nm.
I primi studi sui ribosomi risalgono agli anni ’50 del XX secolo, quando il biochimico George Palade, utilizzando tecniche di microscopia elettronica, osservò la presenza di particelle densamente colorate nel citoplasma delle cellule. Queste particelle furono successivamente identificate come ribosomi e associate alla sintesi proteica.
Successivamente, nel corso degli anni ’60, vennero sviluppate tecniche di frazionamento cellulare che permisero di isolare i ribosomi e studiarne la composizione molecolare. Furono identificate le diverse subunità ribosomiali e il ruolo fondamentale del rRNA e delle proteine ribosomiali nella struttura e nella funzione dei ribosomi.
Ulteriori progressi nella comprensione dei ribosomi sono stati fatti grazie all’avvento delle tecniche di biologia molecolare e di sequenziamento del DNA negli anni ’70 e ’80. Queste tecniche hanno permesso di studiare in dettaglio la sequenza di nucleotidi del rRNA e delle proteine ribosomiali, fornendo informazioni cruciali sulla loro evoluzione e sulla loro importanza funzionale.
I ribosomi sono costituiti da proteine e RNA ribosomiale (rRNA). Essi sono la sede principale della sintesi proteica all’interno della cellula. L’assemblaggio dei ribosomi avviene nel nucleolo, dove il DNA viene trascritto in pre-rRNA. Questo pre-rRNA subisce diverse modificazioni post-trascrizionali, tra cui il taglio di sequenze non codificanti e l’aggiunta di molecole di metilazione. Successivamente, il pre-rRNA viene processato e separato in diverse molecole di rRNA mature.
Nelle cellule eucariotiche, i ribosomi sono formati da circa il 60% di rRNA e il 40% di proteine, mentre nelle cellule procariotiche, il rapporto è approssimativamente del 40% di rRNA e del 60% di proteine. Le subunità ribosomiali, una volta assemblate, sono pronte per essere trasportate dal nucleo al citoplasma, dove possono iniziare la sintesi proteica.
Durante la traduzione, l’mRNA viene letto a triplette chiamate codoni, che corrispondono a specifici amminoacidi. I tRNA (RNA di trasferimento) portano gli amminoacidi corrispondenti ai codoni dell’mRNA, consentendo la formazione di una catena polipeptidica. Questo processo avviene all’interno del ribosoma, che presenta tre siti funzionali: il sito A (amminoacil), il sito P (peptidil) e il sito E (diuscitil).
La distribuzione dei ribosomi può variare tra cellule eucariotiche e procariotiche. Nelle cellule procariotiche, i ribosomi sono sparsi nel citoplasma. Nelle cellule eucariotiche, possono essere sparsi nel citoplasma o si trovano attaccati al reticolo endoplasmatico rugoso (RER), ai mitocondri o ai cloroplasti.
I ribosomi dei procarioti hanno un coefficiente di sedimentazione pari a 70S e sono formati da due subunità : 50S e 30S. I ribosomi degli eucarioti hanno un coefficiente di sedimentazione pari a 80S e sono formati da due subunità : 60S e 40S. Queste differenze nei coefficienti di sedimentazione riflettono le variazioni nella struttura e nella composizione dei ribosomi tra i due tipi di cellule.
Oltre alla loro funzione primaria nella sintesi proteica, i ribosomi possono svolgere ruoli aggiuntivi nella regolazione dell’espressione genica, nella risposta allo stress cellulare e nella segnalazione intracellulare. Ad esempio, possono interagire con molecole di RNA non codificante e con proteine regolatrici per influenzare l’attività trascrizionale o la stabilità dell’mRNA.
Esercizio 1
I ribosomi sono attaccati:
(A) al reticolo endoplasmatico liscio
(B) ai lisosomi
(C) all’apparato del Golgi
(D) al reticolo endoplasmatico rugoso
(E) quesito senza soluzione univoca o corretta
Correzione commentata
risposta corretta lettera D: I ribosomi che sono associati al reticolo endoplasmatico rugoso (RER) sono noti come ribosomi legati al RER. Questa forma di ribosoma è coinvolta nella sintesi di proteine destinate alla secrezione o all’incorporazione nella membrana plasmatica o in organelli cellulari. Durante la sintesi proteica, il polisoma (gruppo di ribosomi) associato al RER si muove lungo il suo rivestimento, producendo proteine che verranno traslocate nel lume del RER per essere elaborate e indirizzate verso le destinazioni appropriate all’interno o all’esterno della cellula. Tuttavia, è importante notare che i ribosomi possono anche essere presenti nel citoplasma libero, senza essere associati a specifiche strutture cellulari. In questo caso, i ribosomi liberi sono responsabili della sintesi di proteine utilizzate all’interno della cellula stessa. Pertanto, mentre i ribosomi legati al RER sono attaccati a questa struttura, esistono anche ribosomi liberi diffusi nel citoplasma.
Esercizio 2
I ribosomi:
(A) contengono DNA ed enzimi per la sintesi proteica
(B) contengono solo RNA
(C) contengono RNA ed enzimi per la sintesi proteica
(D) contengono solo DNA
(E) quesito senza soluzione univoca o corretta
Correzione commentata
risposta corretta lettera C: I ribosomi sono costituiti da due componenti principali: l’RNA ribosomiale (rRNA) e le proteine. Essi sono il sito della sintesi proteica all’interno della cellula. Gli enzimi per la sintesi proteica non sono contenuti nei ribosomi stessi, ma sono prodotti da altri organelli cellulari come il reticolo endoplasmatico rugoso (RER). rRNA, insieme alle proteine ribosomiali, forma le due subunità dei ribosomi: una subunità minore e una subunità maggiore. Queste subunità si assemblano nel nucleolo, una regione del nucleo cellulare, per formare il ribosoma maturo. Durante la sintesi proteica, l’RNA ribosomiale funge da supporto strutturale e catalitico, guidando la formazione del legame peptidico tra gli amminoacidi per creare la catena polipeptidica. È importante notare che i ribosomi non contengono DNA. Il DNA si trova nel nucleo cellulare e funge da deposito delle informazioni genetiche, che vengono trascritte in RNA messaggero (mRNA) e poi tradotte dai ribosomi nella sintesi proteica.