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2.10.1 – Microfilamenti

2.10.1 – Microfilamenti

Ultima modifica: 02/07/2023

  • Si chiamano anche filamenti di actina
  • Sono molto sottili
  • Hanno un diametro: circa 5-7 nm  
  • Sono presenti in tutte le cellule
  • Si formano per polimerizzazione di subunità proteiche globulari di Actina globulare (G) libera
  • Presenta 2 estremità:
    1. Estremità appuntita 
    2. Estremità con una fessura
  • Le 2 estremità si legano e formano prima i dimeri, poi i trimeri fino a polimerizzare un filamento di Actina filamentosa (F) 
  • Raggiungono un equilibrio dinamico quando tante unità di actina G si attaccano quante se ne staccano 
  • Possono fare da ponte con altri elementi del citoscheletro, cioè possono collegare i microfilamenti con i filamenti intermedi o microtubuli. L’associazione più nota dell’actina con altre proteine è quella con la miosina:  Infatti nelle cellule muscolari, i microfilamenti di actina insieme alle molecole di miosina costituiscono i complessi actina-miosina che generano la contrazione muscolare, abbiamo:
  • Miosina I: 
    • Si attacca e si stacca dai filamenti di actina, con uso di energia e fa spostare i filamenti di actina
      • Ha 2 connessioni:
        • Connessione con una molecola di actina 
        • Connessione con una vescicola o un’altra struttura
  • Miosina II: 
    • Interagisce con i filamenti di actina organizzati in fasci paralleli piuttosto distanzaiti, in questo modo le molecole di miosina II hanno la possibilità di inserirsi tra questi spazi
    • Interviene durante la citodieresi nella formazione di un anello contrattile che darà luogo alla strozzatura della cellula per dare origine a 2 cellule figlie
      • Si possono associare a delle proteine
        • Sono le ABP
        • Hanno varie caratteristiche e funzioni uguali all’actina
        • Funzioni:
          1. Facilitano la polimerizzazione dell’actina G
          2. Sono responsabili della depolimerizzazione
          3. Causano la ramificazione dei filamenti
          4. Ancorano l’actina alla membrana plasmatica (lo fanno le ABP, in particolare la vincolina e distrofina)
  • Ciascun microfilamento è costituito:
  • Da 2 filamenti di actina (F)
  • Organizzati secondo un andamento elicoidale 
  • Si dispongono secondo strutture parallele più o meno compatte
  • In molte cellule è presente una rete di microfilamenti:
    • Si trova sotto la membrana plasmatica
    • Si chiama cortex cellulare
    • Ha una consistenza più gelatinosa rispetto al citosol più interno (che risulta più fluido)
    • “Fanno” la giunzione tra 2 cellule adiacenti attraverso le proteine transmembrana; l’interazione delle sole proteine transmembrana non basterebbe a tenere unite 2 cellule perché le proteine possono muoversi nella membrana (è una struttura molto delicata). Per cui è necessario che le proteine transmembrana
      • Si legano a proteine transmembrana della cellula adiacente
      • Si legano con il citoscheletro dei microfilamenti, in modo da ottenere una struttura più solida e compatta. Questo tipo di giunzione si chiama giunzione aderente -> le caderine e proteine transmembrana (che fanno parte di questo tipo di giunzione) formano una cintura di adesione lungo la cellula che interagisce con le cellule adiacenti

Le integrine:

  • Sono proteine transmembrana
  • Si legano con proteine che legano l’actina
  • Si ancorano ad altre molecole della matrice extracellulare (attraverso le glicoproteine)
  • Le adesioni focali:
    • Danno la possibilità alle cellule di muoversi su un substrato
    • Nel momento in cui i microfilamenti si depolimerizzano si perde l’adesione stretta della cellula con il substrato, quindi si perde l’adesione focale, ma quando si vengono a creare altri microfilamenti, attraverso la polimerizzazione, in altre zone si ricrea l‘adesione focale -> si spostano lungo la membrana e permettono il movimento della cellula su un substrato. Si vengono a creare dei lunghi prolungamenti dovuti proprio alla polimerizzazione e depolimerizzazione dei filamenti
  • Intervengono nei processi di fagocitosi -> per effettuare l’invaginazione e per dare origine alle vescicole interagiscono con le molecole di miosina
  • Intervengono nei movimenti morfogenetici durante lo sviluppo embrionale