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5.01 – Composti binari

5.01 – Composti binari

I composti binari dell’idrogeno (H)

Idrogeno + non metallo = idracidi 

Gli idracidi sono composti dall’idrogeno e da non metalli elettronegativi (appartenenti al 16° e al 17° gruppo). In tali composti l’idrogeno presenta +1 come un numero di ossidazione e nella formula va scritto per primo. Secondo la nomenclatura tradizionale il nome del composto segue queste regole:

  1. termine acido
  2. radice del nome del non metallo con il suffisso -idrico

Secondo la nomenclatura IUPAC invece, il nome del composto segue queste regole: 

  1. radice del nome del non metallo con suffisso -uro
  2. di
  3. prefisso per il numero di atomi di idrogeno, seguito dalla parola “idrogeno”

             Tradizionale IUPAC

Idrogeno + metallo= idruri salini

Gli idruri salini sono composti dall’idrogeno e da metalli fortemente elettropositivi (del 1° e del 2° gruppo). In questi composti ionici il numero di ossidazione dell’idrogeno è -1 (ione idruro H) e nella formula va scritto per secondo.

Secondo la nomenclatura tradizionale il nome del composto segue queste regole:

  1. Termine idruro
  2. Di
  3. Nome del metallo (o del non metallo o del semimetallo)

Secondo la nomenclatura IUPAC invece, il nome segue queste regole:

  1. Prefisso per il numero di atomi di idrogeno, seguito dal suffisso -idruro
  2. Nome del metallo (o del non metallo o del semimetallo)

Secondo la nomenclatura Stock, invece, il nome segue queste regole:

  1. Termine idruro 
  2. Di
  3. Nome del metallo (o del non metallo o del semimetallo) seguito dal numero di ossidazione proprio scritto in numeri romani tra parentesi.

Idrogeno + semimetalli o non metalli del 14°,15°,16° gruppo= idruri molecolari 

Gli idruri molecolari sono composti dell’idrogeno con semimetalli e non metalli (gruppi 14°, 15°,16°). Sono composti costituiti da molecole in cui l’idrogeno, nella formula, va scritto per secondo. 

Secondo la nomenclatura tradizionale in questi casi viene sostituita dai vecchi nomi attribuiti alle molecole 

CH4 Metano

SiH4    Silano

NH3 Ammoniaca

COMPOSTI BINARI CON L’O

Ossigeno (numero di ossidazione=-2) + metalli = ossidi basici 

Nomenclatura tradizionale 

  1. Utilizzo del termine ossido 
  2. Di
  3. Scelta del suffisso

Se il metallo possiede un solo numero di ossidazione, non viene utilizzato alcun suffisso, il nome del metallo viene semplicemente preceduto dalla congiunzione “di”

Se il metallo presenta due numeri di ossidazione, vengono usati come suffissi dopo la radice del nome del metallo:

-oso (per numero di ossidazione minore)  

-ico (per numero di ossidazione maggiore) 

Secondo la nomenclatura IUPAC invece, il nome segue queste regole:

  1. Prefisso per il numero di atomi di ossigeno, seguito da suffisso -ossido
  2. Nome del metallo 

Secondo la nomenclatura Stock, il nome segue queste regole:

  1. Termine ossido
  2. di
  3. Nome del metallo seguito dal numero di ossidazione proprio scritto in numeri romani tra parentesi 

Ossigeno (numero di ossidazione = 1) + metalli = perossidi 

I perossidi sono composti binari composti da due atomi di ossigeno con numero di ossidazione complessivo di -1.

Le nomenclature tradizionale, IUPAC, e Stock hanno come regole:

  1. Termine perossido
  2. Di
  3. Nome del metallo 

TRADIZIONALE/IUPAC/STOCK

       (Na)2O2 Perossido di sodio

BaO2 Perossido di bario

MgO2 Perossido di magnesio

Ossigeno (numero di ossidazione= -1 o 2) + metalli = superossidi

I superossidi sono composti binari aventi due atomi di ossigeno con un numero di ossidazione complessivo di -0.5.

Secondo la nomenclatura tradizionale, Stock, e IUPAC hanno come regole:

  1. Termine superossido
  2. Di 
  3. Nome del metallo 

TRADIZIONALE/IUPAC/STOCK

KO2 Superossido di potassio

HO2 Superossido di idrogeno 

NaO2 Superossido di sodio

Ossigeno + non metalli= ossidi acidi (anidridi)

Secondo la nomenclatura tradizionale il nome del composto segue queste regole:

  1. Termine “anidride” 
  2. Utilizzo del suffisso della radice del nome del non metallo:
  • nel caso in cui il non metallo possieda un unico numero di ossidazione, viene utilizzato il suffisso -ica;
  • se il non metallo presenta due numeri di ossidazione viene usato:

-osa per il numero di ossidazione minore;

-ica per il numero di ossidazione maggiore

    3.  Utilizzo del prefisso della radice del nome del non metallo nel caso in cui il non metallo presenti più di due numeri di ossidazione:

  • viene usato ipo- per il numero di ossidazione minore
  • viene usato per- per il numero di ossidazione maggiore

Nomenclatura IUPAC e Stock

Come ossidi basici


Alcuni elementi come manganese e cromo, formano:

-ossidi basici con i numeri di ossidazione più bassi 

-ossidi acidi con i numeri di ossidazione più alti 

SALI BINARI

Sono definiti Sali tutti quei composti che presentano una parte metallica (un legame ionico), scritta per prima nella formula chimica e una non metallica, scritta per seconda.

Secondo la nomenclatura tradizionale il nome del composto segue queste regole:

  1. Radice del nome del non metallo
  2. Radice del nome del metallo
  3. Suffisso da aggiungere alla radice del metallo: 

-oso se il metallo presenta numero di ossidazione minore;

-ico se presenta numero di ossidazione maggiore.

Secondo la nomenclatura IUPAC prevede invece, il nome del composto segue queste regole:

  1. Prefisso del numero di atomi del non metallo, seguito dalla radice del nome del non metallo con suffisso -uro;
  2. Prefisso del numero di atomi del metallo, seguito dal nome del metallo.

Secondo la nomenclatura Stock, in ultimo: 

  1. Radice del nome del non metallo, seguita dal suffisso -uro;
  2. Nome del metallo, seguito dal numero di ossidazione di quest’ultimo scritto in numeri romani tra parentesi